Formula 1

Ferrari F300 Tower Ring – Michael Schumcher

Modello in scala 1/43 Minichamps delle Ferrari F300 Tower Ring guidata da Michael Schumacher. Nel 1998 la Williams affrontò un periodo di transizione dovuto all’addio dei propulsori Renault. Fu così la McLaren a rivelarsi il team da battere con una macchina altamente competitiva progettata da Adrian Newey.

Durante i primi 2 gran premi il domino delle frecce d’argento fu incontrastabile. Hakkinen e Coulthard furono protagonisti di due doppiette, nella prima addirittura arrivavano a doppiare tutti gli altri piloti. Tale superiorità fu rivelata in parte dall’utilizzo di un terzo pedale che permetteva di variare la forza frenante fra lato destro e sinistro, come fanno i carri armati. Questo fu dichiarato illegale dalla FIA. Gli uomini di Woking introdussero nel Gran Premio del Brasile successivo lo stesso dispositivo ma questa volta veniva azionato, come si vedeva nella telecamera car dei piloti, tramite un pulsante verde sul volante.

Per la Ferrari la stagione iniziò male, il divario tecnico con la McLaren parve incolmabile, ma il ferrarista fu protagonista di una rimonta che partì dal Gran Premio del Canada fino all’ultima gara. Dopo una rimonta durata tutta l’estate, a Schumacher sfuggì il clamoroso sorpasso in classifica ai danni di Hakkinen quando mancavano 3 gare alla fine: a Spa-Francorchamps non approfittò del ritiro del pilota finlandese, a causa del tamponamento occorso con David Coulthard.

A primo impatto sembrò un errore di Schumacher quello di andare a sbattere contro Coulthard, maFerrari non fu così come dichiarato dallo stesso pilota scozzese anni dopo quando ormai correva per la Red Bull, ammettendo di aver rallentato volontariamente in un tratto con poca visibilità (viste le condizioni meteo) cercando il contatto con Schumacher.

La Ferrari era dietro al compagno diHakkinen già al tornantino della “Source” ma la McLaren (prossima al doppiaggio) non dava strada nonostante lo sventolio delle bandiere blu da parte dei commissari di gara. Arrivati a metà circuito Coulthard in un tratto di accelerazione non apri il gas e Schumacher che era subito dietro non vide la macchina dello scozzese davanti a sé rallentare. L’incidente fu inevitabile. Dopo la collisione che lasciò la macchina di Schumacher su 3 ruote fu memorabile la scena in cui Michael andò a cercare Coulthard nel box McLaren rischiando la rissa.[29][30] In quel momento Hakkinenaveva soltanto 7 punti di vantaggio su Schumacher. Si arrivò quindi a Suzuka, ultima gara del campionato con Michael distanziato di 4 punti dal rivale.

A Schumacher alla partenza in pole position si spense il motore, e fu costretto a partire dall’ultima posizione ma fu costretto al ritiro successivamente per lo scoppio di una gomma quando era risalito fino alla terza posizione.Mika Häkkinen vinse la gara agevolmente e diventò campione del mondo.

Silvano Lonardo

Mi occupo di Digital Strategist. Appassionato di Formula 1, Ciclismo, Pallamano e Lego. Insegnante di nuoto e due volte papà.

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